Business Digitali: La Struttura Fiscale giusta per battere il Fisco

Scritto da: Pasquale Cappabianca

Battere il Fisco non significa evadere: significa conoscere le regole del gioco e sfruttarle a tuo vantaggio.

Nell’universo super-competitivo dei Business Digitali, la scelta della struttura fiscale giusta può fare la differenza tra avere successo o essere soffocato dal Fisco.

Tuttavia, la maggior parte degli imprenditori digitali continua a scegliere la propria forma giuridica “a caso”, fidandosi di consigli sbagliati o, peggio, “facendo come tutti”.

Risultato?

Regalano al Fisco migliaia di euro in più ogni anno, senza neanche rendersene conto.

In questo articolo facciamo chiarezza sulle principali strutture fiscali per Business Digitali e cerchiamo di capire quale di queste è più adatta a te.

Quali sono le Strutture Fiscali più utilizzate dai Business Digitali?

Le Strutture Fiscali che analizzeremo di seguito sono:

  • Partita IVA in Regime Forfettario
  • Partita IVA in Regime Ordinario
  • S.r.l.

Partiamo subito!

Partita IVA in Regime Forfettario: ottima per iniziare

Il Regime Forfettario è come una spiaggia tropicale: sembra il paradiso, ma se resti troppo a lungo sotto il sole ti ustioni.

È il regime fiscale perfetto se:

  • Fatturi meno di €85.000 l’anno
  • Hai pochi Costi Operativi
  • Non hai collaboratori (oppure i costi per i collaboratori sono marginali)
  • Non hai soci e/o business partner

Se da un lato le Imposte in Regime Forfettario sono relativamente basse (5% o 15% ), dall’altro lato non hai il diritto alla deduzione fiscale dei Costi Operativi e non puoi usufruire delle Spese Detraibili.

Con questo regime, non puoi beneficiare della deduzione dei Costi Operativi, come ad esempio:

❌ Costi di pubblicità
❌ Costi di viaggi, trasferte, alberghi e ristoranti
❌ Costi di consulenze professionali e formazione
❌ Costi di beni materiali (Smartphone, Laptop, Webcam, Microfono, Luci, ecc.)
❌ Costi di servizi telematici (PEC, Hosting, Dominio, App, Piattaforme, Software, ecc.)

Queste sono tutte spese “perse”, che non puoi utilizzare in nessun modo per ridurre il carico fiscale.

Inoltre, se il tuo unico reddito è quello generato dalla tua Partita IVA in Regime Forfettario, non puoi beneficiare delle Spese Detraibili, come ad esempio:

❌ Spese sanitarie
❌ Erogazioni liberali
❌ Ristrutturazioni edilizie
❌ Spese scolastiche e sportive per i figli
❌ Interessi passivi sul mutuo per l’acquisto della prima casa

Infine, c’è la questione dei Contributi Previdenziali.

Questi ultimi, nella maggior parte dei casi, incidono in maniera molto più significativa rispetto alle Imposte.

Le aliquote per il calcolo dei Contributi Previdenziali sono tendenzialmente più alte rispetto a quelle relative alle Imposte in Regime Forfettario e variano in base alla Cassa Previdenziale di appartenenza:

Cassa PrevidenzialeAliquota
Gestione Separata INPS26,07%
Sezione Commercianti INPS24,48%
Sezione Artigiani INPS24,00%
Cassa ProfessionaleVaria in base alla Cassa

Esistono tuttavia diverse strategie per ridurre i Contributi Previdenziali.

Ad esempio, se sei in Regime Forfettario e risulti iscritto alla Sezione Artigiani e Commercianti INPS, puoi richiedere una riduzione del 35% dei Contributi.

Oppure, se ti iscrivi alla Sezione Artigiani e Commercianti INPS per la prima volta dopo il 1 Gennaio 2025, puoi richiedere una riduzione del 50% per 36 mesi, che però non è cumulabile con la riduzione del 35% che abbiamo menzionato prima.

Infine, se hai allo stesso tempo un lavoro da dipendente full-time e sei titolare di una Partita IVA in Regime Forfettario (o Ordinario) con iscrizione alla Sezione Artigiani e Commercianti INPS, puoi essere completamente esonerato dal versamento dei Contributi Previdenziali generati dalla tua Partita IVA.

Considerate le numerose (ma non sempre convenienti) agevolazioni, molti imprenditori digitali restano intrappolati nel Regime Forfettario pensando di risparmiare sulle Imposte, mentre in realtà stanno perdendo potenziali possibilità di crescita.

Vuoi saperne di più sul Regime Forfettario?

Dai un’occhiata al nostro articolo:

Partita IVA in Regime Ordinario: il male necessario (a volte)

Il Regime Ordinario spaventa:

IVA, IRPEF, ritenute e contabilità complessa scoraggiano molti freelance digitali, che preferiscono restare “chiusi e protetti” nel Forfettario, magari rinunciando volontariamente a fatturare più di €85.000 per non perdere la tassazione agevolata.

Ma se hai un Business Digitale con Costi Operativi significativi, il Regime Ordinario potrebbe essere la soluzione per abbattere legalmente l’imponibile e pagare meno Imposte e Contributi Previdenziali a fine anno.

Il problema?

Se il tuo Business Digitale ha importanti potenzialità di crescita ma hai paura del Regime Ordinario, probabilmente stai perdendo un’opportunità.

Ma quando conviene il Regime Ordinario?

Ti consiglio di valutare la Partita IVA in Regime Ordinario nei seguenti casi:

  • Il tuo Fatturato Potenziale supera gli €85.000 annui
  • Hai una forte incidenza dei Costi Operativi rispetto al Fatturato
  • Ogni anno generi tante Spese Detraibili

In Regime Ordinario dovrai versare l’IRPEF (dal 23% al 43%) ed i Contributi Previdenziali, che variano in base alla Cassa di appartenenza.

L’IRPEF si calcola in base ai vari scaglioni di reddito, come segue:

da:a:aliquota IRPEF
€0€28.00023%
€28.001€50.00035%
€50.00143%

Ma su quale importo si applicano le aliquote IRPEF (e le aliquote previdenziali)?

Sulla differenza tra Ricavi Imponibili e Costi Deducibili.

In altre parole, in Regime Ordinario puoi ridurre la base di calcolo dell’IRPEF grazie alla deduzione dei Costi Operativi, ovvero quei costi che sono correlati alla tua attività di business, come ad esempio:

✅ Costi di pubblicità
✅ Costi di viaggi, trasferte, alberghi e ristoranti
✅ Costi di consulenze professionali e formazione
✅ Costi di beni materiali (Smartphone, Laptop, Webcam, Microfono, Luci, ecc.)
✅ Costi di servizi telematici (PEC, Hosting, Dominio, App, Piattaforme, Software, ecc.)

Le aliquote fiscali in Regime Ordinario sono nettamente più alte rispetto a quelle in Regime Forfettario, quindi perché dovrebbe convenire l’Ordinario?

Potrebbe convenire il Regime Ordinario sono a chi ha una forte incidenza dei Costi e a chi non vuole precludersi la possibilità di fatturare di più.

Vuoi saperne di più sui Costi Deducibili?

Dai un’occhiata qui:

Inoltre, non dimenticare che in Regime Ordinario, a differenza del Forfettario:

  • puoi beneficiare delle Spese Detraibili, in quanto queste ultime sono utilizzabili solo in presenza di Reddito IRPEF
  • devi applicare l’IVA alle Vendite, ma puoi detrarre l’IVA sugli Acquisti

S.R.L.: il salto di qualità

Aprire una S.r.l. per un Business Digitale non è per tutti.

È la Ferrari delle strutture fiscali: performante, ma costosa da mantenere.

Quando conviene davvero:

  • Fatturato sopra i €100.000 / €120.000 annui
  • Necessità di protezione patrimoniale
  • Presenza di più soci / partner
  • Obiettivi ambiziosi
  • Strategie complesse

Chi la apre troppo presto si rovina con costi e burocrazia.

Chi la apre troppo tardi perde anni di pianificazione fiscale.

La S.r.l. è una persona giuridica completamente diversa dalla persona fisica dell’imprenditore ed ha regole di funzionamento proprie.

In termini di efficienza fiscale, uno dei punti forti della S.r.l. è sicuramente la flat-tax.

A differenza del Regime Ordinario, che prevede aliquote crescenti al variare del Reddito, la S.r.l. calcola le imposte applicando sempre le stesse aliquote:

  • IRES: 24%
  • IRAP: 3,9%

Queste aliquote fiscali non variano all’aumentare del Reddito (o del Fatturato), ma restano le stesse anche per un Reddito di svariati milioni di Euro.

Questo meccanismo apre infinite possibilità di crescita del Business.

Per saperne di più sull’efficienza fiscale della S.r.l., dai un’occhiata qui:

Ovviamente, la S.r.l. ha anche degli aspetti “negativi”, come ad esempio i costi di gestione più alti rispetto ad una Partita IVA personale e l’obbligo di redigere il bilancio di esercizio.

Se hai già il tuo Business Digitale e stai pensando di aprire una S.r.l., ti consiglio di dare un’occhiata al nostro articolo:

Ricorda che la scelta non è mai una volta per tutte.

La tua struttura fiscale non è un tatuaggio: si può (e si deve) cambiare quando il business cambia.

Il problema è che molti imprenditori digitali non fanno mai un check fiscale: restano con la stessa forma giuridica per 5-10 anni, ignorando che nel frattempo le regole, i fatturati e le spese sono cambiati.

Per “battere” il Fisco, i consigli sono sempre gli stessi:

  • Analizza i numeri: con dati concreti di fatturato, costi, margini.
  • Proietta la crescita: pianifica dove vuoi essere tra 1, 3 e 5 anni.
  • Adatta la struttura: il regime fiscale giusto oggi potrebbe non esserlo domani.
  • Lavora con chi conosce il digitale: le regole per un e-commerce o un creator non sono le stesse di un bar o di un idraulico.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento sulle Strutture Fiscali per Business Digitali, contatta il nostro Team.

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